- Semplicità strutturale: assicura l'esistenza evidente di percorsi diretti di trasmissione delle forze sismiche;
- Uniformità e simmetria: la struttura in questo modo avrà una distribuzione di forze uniforme evitando eccentricità e concentrazioni di sforzi e richieste di duttilità;
- Iperstaticità: la rindondanza aumenta le capacità di ridistibuzione di una struttura;
- Resistenza e Rigidezza flessionali secondo due direzioni ortogonali: buon comportamento per qualunque direzione del sisma
- Buona rigidezza torsionale: ricude gli spostamenti differenziali
- Resistenza e Rigidezza del solaio nel piano: assicura capacità di ridistribuzione delle forze sismiche sugli elementi in proporzione alle rigidezze;
- Fondazione adeguate: uniforme azione sismica e protezione dai cedimenti differenziali.
Di solito si tiene il piatto forte per il finale, ma per questa volta ho preferito inserire subito questo breve elenco di principi che possono sembrare banali ma, se uno guarda come vanno le cose, tanto banali forse non sono. Le nuove norme tecniche introducono una quantità di formule, restrizioni, regole che portano il progettista a fare una specie di "slalom gigante" evitanto i paletti che le vaire formule ti piazzano davanti, è comprensibile che chiunque altro (leggasi progettista architettonico) si trovi davanti a quella marea di numeri si tiri indietro e non ne voglia sapere niente: da che mondo e mondo ci pensa l'ingegnere. Ma se uno vede il tutto con un occhio di insieme riesce a scorgere una filosofia, una serie di buone regole che andrebbero seguite fin dal primo momento in cui il progettista architettonico comincia a concepire l'edificio, almeno non si vedrà stravolto in seguito il suo progetto. I numeri, le formule, i vari parametri con cui bisogna battersi per verificare spettano di "diritto" al progettista strutturale, ma questo elenco di semplici regole(opera di uno dei miei riferimenti, il Prof.Ing. Natale Gucci) andrebbero stampati nella mente o, in alternativa, in un comodo formato A4 da attaccare a fianco al computer.
la soluzione sta nel mezzo!
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