I cedimenti del terreno sono il terrore di qualsiasi ingegnere, specie se differenziali, la storia, presa dal fantastico libro "Perchè gli efidici cadono", di cui vi parlo in questo post racconta un raro caso di assestamenti gentili. Camminando nella piazza El Zòcalo di Città del Messico nel 1940 avremmo visto il Palazzo delle Belle Arti, un grande edificio costruitro tra il 1900 e il 1934, una maestosa struttura di cemento armato rivestita da travertino, che ospita il Teatro dell'Opera da 3500 persone ed il Museo delle Arti.
Diversamente da tutti gli altri edifici costruiti al livello della piazza, il teatro si trovava a quel tempo, 1,8 metri al di sotto del livello della piazza e per accedervi bisognava scendere delle scalinate. L'edifico era stato costruito al livello della piazza sulla sabbia non compatta e satura dell'acqua del lago Texcoco ma era lentamente sprofondato sotto l'azione del suo immenso peso sostando l'acqua nelle zone circostanti. L'edificio, incredibilmente non si era lesionato perchè il cedimento del terreno era stato uniforme e la rigidezza dell'edificio aveva permesso uno spostamento rigido.
Se, invece, fossimo tornati a Citta del Messico negli anni settanta avremmo notato, con immenso stupore, che il Teatro Nazionale si era mosso ancora. Si entrava ancora per mezzo di una scala, ma ora si saliva, perchè il teatro di trovava a 1,8 metri sopra il livello della piazza. Negli anni era salito, senza danni, di 3,6 metri. Il peso dei pesanti grattacieli aveva schiacciato l'acqua sotto le fondazioni e l'aveva spinta di nuovo sotto il teatro.
Riferimenti: "Perchè gli edifici cadono" di M.Levy-M.Salvadori
http://www.ingegneriaedintorni.com/2010/06/archi-e-volte-cenni-storici-e.html?sc=1651835694115#c3029288217049998961
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